Il costume di Pietraroja

Alcune tradizioni popolari in Pietraroja,
Annuario ASMV 1975
pp. 84-85

di Pasqualina Di Lello Manzelli

Quello che noi definiamo costume tradizionale è l’abbigliamento che gli anziani, ricordando non più perfettamente, descrivono per averlo visto indosso ai loro genitori o ai loro nonni o custodito gelosamente presso qualche famiglia o ritrovato tra vecchie cose in una cassapanca. Abbiamo visionato più costumi e le descrizioni, salvo qualche piccola differenza, collimano con i reperti; inoltre abbiamo notato, è vero, diversità di colore per lo più su tonalità scure, ma sempre in fogge pressoché identiche.

Gli uomini indossavano pantaloni a gamba di panno scuro, aderenti e con spacchi laterali sulla parte inferiore chiusi da tre bottoni di osso; camicia chiara senza o con colletto; cammsola scura; calzettoni di lana che, all’estremità superiore ricamata e a punte, risvoltavano per cinque dita circa su gambali abbottonati di lato e fissati, sotto il ginocchio, da l’attacaglia rossa di stoffa o di cuoio larga quasi due dita. I gambali erano di panno scuro e nella parte inferiore ricoprivano grosse scarpe, spesso a suola chiodata. Nei mesi freddi completava l’abbigliamento un lungo mantello dello stesso colore dei gambali.

Le donne vestivano un corpetto di seta viola, marrone o rosso, arricchito da fregi ricamati e a manica lunga; gonna di panno o di fustagno blu o nero fino alla caviglia, adornata nella estremità inferiore da trene dello stesso colore del corpetto e ricoperta da un grembiule di seta. Sul capo portavano fazzoletti di seta colorata, con le cocche laterali rialzate nelle occasioni impegnative o religiose.

La collana, cannacca, era d’oro, a tre ordini e con un medaglione a punte e filigranato detto susta; completavano l’ornamento muliebre grossi orecchini d’oro e due o tre anelli alle dita. Le scarpe, alte e di cuoio, erano tenute da stringhe. Quelle che andavano a nozze avevano sul capo la maritata di stoffa bianca con le iniziali del nome ricamate; la gonna di castorino nero era impreziosita alla base da tre fregi.

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