La Rifondazione
L’Assemblea del 12 ottobre 1974
(Si premette a titolo di conoscenza storica che le altre assemblee «costitutitve» dell’associazione furono tenute il 12 Settembre 1915 nella sala consiliare del municipio di Piedimonte, il 12 Settembre 1965 nella stessa sala consiliare, ed ora nella sala Minerva della biblioteca del museo in via Sorgente sempre a Piedimonte).
Preavvisata da cartelloni in vari locali pubblici, l’assemblea dei soci si è riunita il 12 Ottobre, alle ore 18.
Il presidente uscente, prof. Dante Bruno Marrocco ha dato il benvenuto ai soci presenti e li ha invitati a eleggere il presidente dell’assemblea. Per acclamazione viene eletta la socia benemerita signorina Maud Petella.
Invitato dalla Presidente, il prof. Marrocco espone l’opera del consiglio durante il triennio: l’annuario 1971, la solenne commemorazione di S. Tommaso d’Aquino (7 Marzo 1974), il circuito del Matese con visita agli scavi di Saepinum, (1 Maggio 1974), le sei riunioni del consiglio per cui sono stati ricevuti 2 soci benemeriti, 74 ordinari, 7 corrispondenti nazionali e 4 corrispondenti esteri; la pratica che ha ottenuto il premio di riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio.
Quale direttore del museo civico, il prof. Marrocco espone poi le ragioni che hanno consigliato il trasferimento del materiale del museo presso la Sovrintendenza. Le due relazioni sono approvate ad unanimità.
Su invito della Presidente, la Tesorierea preside Matilde Consales riferisce sulla situazione finanziaria, sul fondo di cassa esistente (L. 457.935), e propone che, ferma restando la gratuità dell’appartenenza all’associazione, si stabilisca una quota annua minima (L. 1.000) per contribuire alle forti spese postali e di stampa, ogni volta che ci sono comunicazioni da fare. La proposta è accettata ad unanimità.
Interviene poi il socio avv. Gianluigi d’Amore, che propone l’istituzione di una nuova categoria di soci aggregati, studenti universitari ed eccezionalmente dell’ultimo anno di istituti.
Dopo lunga discussione la proposta è respinta. Sarà accettato qualche giovane studente, particolarmente interessato ai problemi culturali.
Segue l’intervento del prof. Oreste Boggia sull’utilità di un periodico locale, patrocinato dall’associazione e interessante tutto il Medio Volturno. La proposta è accettata ad unanimità, e viene decisa la costituzione di un comitato ristretto per studiarne l’attuazione e soprattutto la difficoltà della durata.
Il prof. Michele Giugliano chiede che nell’annuario vengano trattati non solo argomenti di cultura locale, ma anche studi di carattere generale. L’assemblea approva, a condizione che questi studi escano in una sezione distinta e separata dall’annuario.
La prof. Scolastica Grillo de Crescenzo propone che la denominazione dell’associazione venga modificata in quella di «Associazione Storica del Medio Volturno» in quanto
il «Sannio Alifano» è un modo di dire dei nostri scrittori dal ‘700 in poi, per indicare il territorio intorno ad Alife da essi studiato, ma che non è esistito storicamente (la partizione storica del Sannio è infatti: Irpino, Caudino, Pentro, Vestino e Caraceno);
il Medio Volturno è un territorio geografico che abbraccia non soltanto il territorio storico di Allifae, ma i sei territori storici di Allifae, Caiatia, Compulteria, Rufrae, Thelesia, Venafrum, presso i quali tutti è diffusa l’associazione. Ora i soci di Caiazzo, Telese, Cerreto, Venafro e Vairano sanno bene di essere del Medio Volturno, ma non gradirebbero appartenere al Sannio alifano.
La proposta è accettata ad unanimità. I soci M. Giugliano e A. Pepe vorrebbero «associazio culturale», ma i presenti, a gran maggioranza si dichiarano per la specificazione di «storica». Da questo momento l’associazione si chiamerà «Associazione Storica del Medio Volturno», ma è in tutto la stessa.
Statuto dell’Associazione Storica del Medio Volturno – ASMV
(Estratto dall’atto costitutivo, stipulato in Piedimonte Matese, per notar Onorato Battista, il 10 Dicembre 1975, numero repertorio 28.113; registrato a Piedimonte Matese il 23 Dicembre 1975, al numero 2363, nel volume 177)
Art. 1. COSTITUZIONE
È costituita in Piedimonte Matese (Caserta) la ASSOCIAZIONE STORICA DEL MEDIO VOLTURNO, con sede in Via Sorgente 6.
L’Associazione è retta dalle norme del presente statuto e dal codice civile, e svolge la sua attività nel territorio del Medio Volturno, compreso nelle province di Caserta, Benevento ed Isernia, corrispondente all’impluvio del Fiume Volturno dal ponte “dei venticinque archi” a nord di Venafro fino alla “stretta del Volturno” da Triflisco.
Art. 2. SCOPI
Gli scopi principali che l’associazione si propone sono i seguenti:
- difesa del patrimonio d’arte e di storia del Medio Volturno;
- diffusione della cultura e della ricerca su tale argomento;
- studio di tutti i problemi del territorio avanti indicato.
A puro titolo esemplificativo si indicano alcune delle iniziative culturali che rientrano nell’ambito dell’attività dell’associazione: dare alle stampe pubblicazioni come “Annuario”, “Quaderni di Cultura”, “Documenti per la storia del Medio Volturno” aventi ad oggetto la storia della zona ed i suoi problemi attuali; incoraggiare iniziative culturali; promuovere conferenze e dibattiti, visite di monumenti e pellegrinaggi; incrementare la “Biblioteca scriptorum loci” in Piedimonte Matese; svolgere “Civiche onoranze” agli Illustri della zona, curando monumenti, lapidi, biografie; incrementare la cultura popolare diffondendo centri di lettura, biblioteche popolari e servizio prestiti; far conoscere la zona con articoli su quotidiani e periodici; promuovere anche forme di lavoro artigiano tradizionale nello stile artistico locale; ecc. ecc.
Art. 3. FINANZIAMENTO.
I proventi con i quali l’Associazione Storica del Medio Volturno provvede alla propria attività sono:
- le quote sociali;
- eventuali redditi patrimoniali propri;
- utili di gestione ed attività permanenti ed occasionali;
- eventuali donazioni;
- contributi di Enti pubblici o privati (Stato, Regioni, Provincia, Comuni, eccetera).
Art. 4. SOCI.
- La Associazione raccoglie intellettuali interessati alla tutela del patrimonio artistico, alla diffusione della cultura ed ai problemi di sviluppo del Medio Volturno. I soci si distinguono in: soci ordinari, benemeriti; onorari e corrispondenti.
- I soci ordinari sono quelli che risiedono in Piedimonte Matese e nel Medio Volturno e che non fanno parte delle altre categorie. Soci benemeriti sono coloro che hanno contribuito allo sviluppo del Museo e della Biblioteca di Piedimonte Matese e di altri Paesi della zona, od alla conservazione dei monumenti. Soci onorari sono coloro che hanno alti meriti verso l’Associazione ed il territorio. Soci corrispondenti sono coloro che risiedono fuori del Medio Volturno: in Italia (nazionali) ed all’estero (esteri).
- Tutti i soci acquistano tale qualità dopo l’accettazione da parte del consiglio direttivo della scheda personale compilata dal socio e presentata alla segreteria.
- L’appartenenza all’associazione è gratuita ed a vita. I soci ordinari e corrispondenti versano annualmente la quota sociale stabilita dal consiglio direttivo, la quale deve essere considerata un contributo alle spese postali. ( Il presente comma è stato modificato nell’assemblea dei soci del 29 gennaio 1995 come segue: I soci ordinari e corrispondenti sono tenuti a versare all’associazione una somma annuale che il consiglio direttivo fissa nella sua misura minima quale contributo in denaro per le spese fisse dell’associazione, comprese quelle di segreteria)
- L’accettazione od il rifiuto di accettare un socio vengono deliberate dal consiglio direttivo con provvedimento insindacabile.
- I soci onorari e benemeriti sono dichiarati tali dal consiglio direttivo dell’associazione, che li accetta motu proprio. L’età minima per essere accettato quale socio è di anni 18.
Art. 5. PERDITA DELLA QUALITÀ DI SOCIO.
La qualità di socio si perde per dimissioni o per radiazione. Sulla radiazione decide il consiglio direttivo con decisione motivata ed insindacabile. (L’ articolo è stato integralmente sostituito con quello approvato nell’assemblea dei soci del 29 gennaio 1995): I soci ordinari e corrispondenti sono dichiarati decaduti per:
- dimissioni motivate, presentate per iscritto al presidente e accettate dal consiglio direttivo;
- condanna passata in cosa giudicata;
- attività contro l’Associazione;
- assenza, non giustificata per iscritto al Presidente, da due adunanze ordinarie dell’assemblea e/o mancato versamento per due annualità del contributo di cui all’art. 4.
Sono previste anche sanzioni quali la censura, orale e scritta, che compete al presidente, la sospensione a tempo determinato o indeterminato, comminata dal consiglio direttivo, e la radiazione sui cui decide l’assemblea dei soci.
Art. 6. ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE.
Gli organi dell’associazione sono:
- l’assemblea dei soci;
- il consiglio direttivo;
- il presidente;
- il collegio dei revisori dei conti.
Art. 7. L’ASSEMBLEA DEI SOCI.
I soci, di tutte le categorie, sono convocati in assemblea generale – dal consiglio direttivo – almeno una volta l’anno, e tutte le volte che occorra in assemblea generale straordinaria.
L’assemblea può esser convocata su domanda di almeno il 25% dei soci, sarà valida in prima convocazione se presente almeno la metà più uno dei soci. In seconda convocazione, almeno un’ora dopo, l’assemblea delibera validamente qualunque sia il numero degli intervenuti.
Art. 8. CONVOCAZIONI.
La convocazione viene fatta mediante avviso inviato a domicilio dei soci e dei revisori dei conti ed affisso all’esterno della sede almeno dieci giorni prima della convocazione. L’avviso deve contenere l’indicazione degli argomenti da trattarsi e l’ordine dei lavori.
Art. 9. VOTAZIONI.
L’assemblea elegge con votazione segreta i membri del consiglio direttivo ed i revisori dei conti; delibera sul conto consuntivo, sul bilancio preventivo e relative modifiche e su ogni altra proposta del consiglio direttivo.
Ciascun socio ha diritto ad un solo voto ed a rappresentare per delega fino a dieci soci corrispondenti ed un socio ordinario. Nelle votazioni palesi dell’assemblea dei soci, in caso di parità è decisivo il voto del presidente. (Il secondo comma è stato modificato nella riunione dell’assemblea dei soci del 29 gennaio 1995 come segue): Ciascun socio ha diritto ad un voto ed a rappresentare per delega scritta fino a cinque soci corrispondenti ed a tre soci ordinari.
Art. 10. CONSIGLIO DIRETTIVO.
L’associazione è amministrata da un consiglio direttivo, composto da sette membri eletti dall’assemblea con votazione personale e segreta. Dura in carica tre anni ed i consiglieri possono essere rieletti. In caso di vacanza si provvede alla sostituzione con il primo dei non eletti.
Le funzioni amministrative sono gratuite; le spese sostenute nell’esercizio del mandato possono essere rimborsate.
Art. 11. FUNZIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO.
Il consiglio è organo deliberativo cui è demandato: di provvedere alla formulazione del bilancio di previsione e del relativo programma di azione, alla stesura dei conti consuntivi e delle relazioni sull’attività svolta, allo studio dei problemi locali ed alla delibera su proposte formulate per risolvere i problemi medesimi; assumere eventuali impiegati determinandone attribuzioni ed assegni; deliberare sulle liti attive e passive; deliberare su ogni altro argomento esclusi quelli riservati all’assemblea dei soci, di pronunciarsi sull’accettazione o meno dei soci e sulla esclusione per indegnità; di fissare il contributo che i soci possono versare per contribuire alle spese postali e godere degli sconti e facilitazioni stabilite dal consiglio stesso.
In caso di necessità delibera su argomenti demandati all’assemblea dei soci, salvo sottoporre a ratifica le deliberazioni alla riunione successiva. Il consiglio nomina nel suo seno il tesoriere; il consigliere anziano funge da vice-presidente.
Il tesoriere cura gestione dell’associazione, incassa i versamenti, provvede ai pagamenti delle spese deliberate dal consiglio direttivo. Può prelevare, con firma congiunta a quella del presidente, le somme dell’associazione depositate presso istituti bancari. Egli è responsabile degli atti contabili dell’associazione.
Art. 12. ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DIRETTIVO.
Il consigli direttivo si riunisce almeno due volte l’anno ed ogni qualvolta il presidente ne ravvisi la necessità. Può esser convocato su domanda di un terzo dei suoi membri.
Gli avvisi di convocazione sono inviati al domicilio dei consiglieri almeno cinque giorni prima della data fissata per la riunione, ed almeno 24 prima in caso di urgenza.
Le riunioni del consiglio direttivo sono valide se intervenga almeno la metà più uno dei suoi membri.
Dopo due assenze ingiustificate il componente del consiglio direttivo è considerato dimissionario e si provvede a sostituirlo col primo dei non eletti.
Nelle votazioni palesi è decisivo il voto del presidente in caso di parità.
Art. 13. PRESIDENTE E SEGRETARIO.
Il presidente è nominato dal consiglio tra i suoi componenti. Egli esegue le deliberazioni del consiglio e dell’assemblea e rappresenta l’associazione di fronte ai terzi ed in giudizio. Convoca e presiede il consiglio direttivo. Presiede l’assemblea ed è assistito dal segretario che deve essere persona da lui scelta.
Il segretario, le cui funzioni sono altresì gratuite, deve essere socio. Il suo mandato scade allo scadere di quello del presidente che lo ha prescelto. Il presidente può, a suo insindacabile giudizio, sostituire in qualunque momento il segretario.
Art. 14. IL VICE PRESIDENTE
E’ il consigliere più anziano di età, il quale sostituisce il presidente in caso di assenza o di impedimento ed in caso di dimissioni, fino a nuova nomina. La carica di vice-presidente è incompatibile con quella di tesoriere.
Art. 15. LIBRI E REGISTRI.
L’Associazione Storica del Medio Volturno è dotata dei seguenti libri e registri:
- il libro dei soci;
- il registro deliberazioni dell’assemblea;
- il registro deliberazioni del consiglio;
- il registro protocollo della corrispondenza;
- il libro inventario;
- il libro delle entrate e delle uscite;
- il libro per il collegio dei revisori dei conti.
Detti libri hanno le pagine numerate e firmate dal presidente e dal segretario, i quali hanno altresì la responsabilità della tenuta e loro conservazione.
Art. 16. IL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI.
Il collegio dei revisori dei conti esercita il controllo sulla tenuta della contabilità e sull’osservanza dello statuto. È composto da tre membri effettivi e due supplenti, tutti eletti con votazione personale e segreta dall’assemblea dei soci, che li sceglie tra soci e non soci, esclusi i consiglieri in carica.
Non possono far parte del collegio dei revisori dei conti, oltre gli interdetti, anche i parenti e gli esclusi dai pubblici uffici, anche i parenti entro il quarto grado degli amministratori (membri del consiglio direttivo).
I revisori dei conti possono partecipare alle riunioni dell’assemblea e, se invitati, anche alle riunioni del consiglio direttivo.
Il collegio dei revisori dei conti, ove riscontri delle irregolarità, ne dà comunicazione al consiglio direttivo; se del caso può richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci.
Ai revisori dei conti non è dovuto alcun compenso.
Art. 17. MODIFICHE
Le modificazioni al presente statuto devono essere deliberate dall’assemblea dei soci con voto di almeno due terzi dei presenti.
Art. 18. SCIOGLIMENTO.
Lo scioglimento dell’associazione potrà essere deliberato col voto di almeno due terzi dei soci.
In tal caso l’eventuale residuo attivo verrà devoluto secondo la decisione della stessa assemblea che delibera sullo scioglimento.
Norme parastatutarie
(estratte dal verbale delle Assemblee n. 5 del 8 Gennaio 1979 (1-5), n. 8 del 10 Gennaio 1982 (6-8))
- Nell’ASMV funzionano Gruppi di Studio formati da soci specializzati in determinate discipline e professioni. I Gruppi hanno a capo un Direttore scelto triennalmente dal Consiglio, e confermabile. Il Direttore può riunire il gruppo per la formulazione di studi, di ipotesi di lavoro e di programmazione, per il parere sulle pubblicazioni dell’ASMV, e su richiesta anche di enti per dar pareri. Il consiglio ha la facoltà di stabilire quanti sono necessari. Ogni conclusione del Gruppo di Studio sarà sottoposta all’approvazione del Consiglio.
- In ogni centro del Medio Volturno può funzionare un Gruppo di Studio Locale (che piglia nome dal paese), con a capo un Promotore nominato dal Consiglio, sentito il parere dei soci del luogo, con nomina triennale e rinnovabile. Stando allo Statuto, può presentare al Consiglio nuovi soci, promuovere qualche attività di cultura e di programmazione locale, interessare le autorità alla difesa del patrimonio d’arte locale.
- A chiarimento dell’apparente discordanza fra l’articolo 3 a) (che parla di quota sociale annuale) e dell’articolo 4, comma d) (che parla di appartenenza gratuita a vita), viene stabilito che “un contributo annuo stabilito dal Consiglio, è volontario, e va considerato come contributo alle spese postali per la spedizione di avvisi, inviti e bollettini, nonché come corrispettivo alle facilitazioni e sconti nell’acquisto di pubblicazioni dell’ASMV. Ne deriva che il rifiuto a pagare il detto contributo non incide sull’appartenenza vitalizia all’ASMV, ma esenta soltanto il Consiglio dall’obbligo di avvisare a domicilio, e di concedere le predette facilitazioni”.
- A chiarimento dell’articolo 5 dello Statuto, la perdita della qualità di socio viene decretata dal Consiglio in seguito a condanna che comporti l’interdizione dai pubblici uffici, o per attività contraria all’ASMV.
- Il Consiglio è autorizzato a dare in omaggio il diploma dell’ASMV a:
- Soci onorari;
- Soci che hanno svolto gratuitamente notevoli pratiche per l’ASMV.
- Soci presidenti di accademie e di importanti società culturali;
- Soci che hanno ottenuto per l’ASMV notevoli contributi.
I diplomi per merito distinto nell’esposizioni promosse dall’ASMV, vengono decretati dal Consiglio, su designazione dei comitati promotori.
- Il Consiglio può concedere la sede dell’ASMV a enti e persone, per manifestazioni della durata da uno a otto giorni. Il Presidente è delegato a conceder,a per riunioni, conferenze e mostre. Per manifestazioni indette da gruppo e partiti politici, l’autorizzazione resta riservata al Consiglio che può darla con regolare verbale. Per le manifestazioni indette da enti, scuole e privati, dai richiedenti si pagherà un contributo, fissato annualmente dal Consiglio che, eccezionalmente, può rinunziarvi o ridurre.
- La collaborazione alle pubblicazioni dell’ASMV è aperta a tutti, con precedenza e preferenza per i lavori dei soci e con eventuali agevolazioni concesse ai soci. Per l’annuario, la prima parte “L’Associazione”, sarà preparata dal curatore delle stampe secondo la forma praticata dal 1966: elenco dei soci, e atti pubblici dell’ASMV. La seconda parte sarà formata da “Studi e Ricerche”. I dattiloscritti saranno inviati alla presidenza nel tempo stabilito (pubblicato sul bollettino di informazione). Il Presidente li leggerà, e darà giudizio scritto al Consiglio. Se il contenuto è offensivo alla religione, alla legge, alla morale e al Meridione d’Italia (espressione abolita dall’assemblea) sotto tutti gli aspetti, saranno rifiutati. Se non contengono tali giudizi negativi, li darà in lettura ai direttori dei gruppi di studio secondo la disciplina trattata, e questi ne riferiranno per iscritto al Consiglio su tre elementi:
- se ha attinenza col Medio Volturno (anche limitata);
- se presenta: a) novità d’indagine, esposizione obiettiva dei fatti, valore scientifico provato da calcolo o documentazione oppure b) se è copiato, propagandistico o polemico verso istituzioni e persone, personalistico e soggettivo;
- se è scritto stilisticamente bene.
Nel caso di non attinenza al Medio Volturno, nei casi di cui al comma 2b, o se scritto male, il Presidente inviterà l’autore a modificare nei sensi di cui al comma 2°, e se questi si rifiuterà, lo studio sarà rifiutato.
Il Consiglio starà normalmente ai pareri scritti di cui sopra, ma se tre consiglieri lo richiedono, lo studio dovrà essere riletto innanzi al Consiglio, e in tal caso sarà necessaria l’approvazione della maggioranza per la pubblicazione.
Non si restituiscono dattiloscritti e manoscritti.
Lo studio sarà esteso da tre a venticinque cartelle dattiloscritte, spazio 3 (tre), illustrazioni a parte, ma eccezionalmente, vista l’importanza e l’unità dell’argomento si può consentire che si superi tale limite, salvando la proporzione delle parti nell’intero volume, e tenendo presenti le possibilità economiche dell’ASMV.
Uno studio può essere pubblicato anche su annuari successivi.
La terza parte “L’Annata Culturale” conterrà la recensione di “Nuove pubblicazioni sul Medio Volturno”, per le quali il Presidente si affiderà a soci specializzati che firmeranno o sigleranno quanto scrivono; Mostre e manifestazioni promosse dall’ASMV; Avvenimenti culturali nell’ASMV e nel Medio Volturno. Il Necrologio sarà redatto dal Presidente che si regolerà sulla scheda personale del socio defunto e non su voci; porrà in mostra i meriti culturali e le pubblicazioni, e tacerà l’attività politica partitaria.
All’annuario il Presidente farà una Presentazione.
Per la collana “Liberi studi” nei quali l’autore tratta qualsiasi argomento; “Quaderni di Cultura” e per “Documenti per la storia dei paesi del Medio Volturno” le spese sono a carico dell’autore, sebbene per i Quaderni e i Documenti, il Consiglio può stanziare un contributo in proporzione delle spese di ricerca e di tipografia sostenute dall’autore. Per i Quaderni e i Documenti vale la stessa censura come per l’Annuario; per i Liberi Studi vale la censura preventiva del solo Presidente come per l’Annuario.
I Bollettini di Informazione saranno compilati dal Curatore delle Stampe e approvati dal Consiglio, secondo la forma in uso.
I cataloghi delle mostre saranno compilati dal Curatore delle Stampe. Ad essi il Presidente premetterà una Presentazione. Giudizi di critica d’arte saranno formulati da soci specializzati incaricati dal Presidente, in apposita riunione, e saranno pubblicati colla loro firma, e prima verbalizzati. Per le illustrazioni e i giudizi espressi nei cataloghi valgono le stesse censure di cui avanti.
A tutte le pubblicazioni di cui sopra sarà apposta la dicitura Edizioni Associazione Storica del Medio Volturno.
Per le pubblicazioni di enti o privati che richiedessero l’attività editoriale dell’ASMV, attestata dalla scritta di cui sopra, sarà richiesta una somma pari al cinque per cento delle spese tipografiche sostenute, oltre alle spese per correzione di bozze, postali ecc.
Ogni variazione apportata dall’autore sul testo dattiloscritto presentato, sarà pagata dall’autore stesso secondo le tariffe della tipografia.
Ogni contratto per pubblicazioni sarà trattato unitamente dal Presidente, dal Tesoriere e dal Curatore delle Stampe. - Per regolare l’ordinato funzionamento nella sede dell’Associazione Storica, delle Associazioni affiliate e delle Associazioni ospitate, viene istituito un Comitato coordinatore formato da:
- Presidente, Consigliere anziano, Tesoriere e Segretario dell’Associazione Storica del Medio Volturno;
- Direttori dei Gruppi di Studio dell’ASMV, Conservatore della Biblioteca, Presidente dei revisori (o un suo delegato), Incaricato per le visite culturali e spettacoli;
- Consigliere anziano (o Vicepresidente), Tesoriere e Segretario di ognuna delle società affiliate;
- Delegato di ognuna delle Associazioni ospitate.
Il comitato si riunirà almeno una volta l’anno, in Dicembre, su convocazione del Presidente dell’ASMV, per stabilire un calendario annuale di manifestazioni previste, nonché periodi e orari di funzionamento di ogni singola associazione ed anche una partecipazione alle spese di gestione della sede.
Il comitato potrà riunirsi in sessione straordinaria, su convocazione del presidente dell’ASMV, dietro richiesta motivata di almeno cinque suoi componenti.
I verbali verranno scritti nel registro dei comitati e Gruppi di studio. - I Biblioteca e sezioni.
- Nella sede dell’ASMV in Piedimonte Matese, esiste una biblioteca di piena proprietà dell’ASMV, e denominata Bibliotheca Scriptorum Loci.
- La B.S.L. ha le seguenti sezioni:
- Cultura generale;
- Sezione meridionale e storie locali;
- Sezione musicale (dell’Unione Cultori Musica);
- Sezione Inglese (dell’Associazione Amici della Gran Bretagna);
- Sezione periodici;
- Sezione pergamene e manoscritti;
- Sezione cultura popolare e giovanile.
Possono essere fondate altre sezioni e fonti librari distinti intitolati al donatore.
- Attribuzioni del conservatore.
- Il consiglio direttivo dell’ASMV affida la B.S.L. a un conservatore scelto fra i soci benemeriti ed ordinari, con incarico triennale e rinnovabile.
- Il conservatore è responsabile:
- del disordine nella posizione dei libri, della dispersione, sottrazione e danno;
- dei libri di nuovo acquisto;
- dei prestiti esterni;
- dei registri, elenchi e schedari;
- degli elenchi annuali.
- Il conservatore è anche responsabile:
- della spolveratura biennale della biblioteca, e specie delle librerie e scaffali infestati da insetti, muffe e parassiti. Egli cura pure la diffusione delle tessere di Settore.
- Il conservatore fa parte di diritto del comitato coordinatore che regola le attività nella sede sociale.
- Registri e schedari.
- Qualsiasi unità libraria entra nella biblioteca dev’essere registrata:
- nel registro d’ingresso (o entrata);
- nell’inventario topografico;
- dev’essere schedato due volte:
- nello chedario per autore
- nello schedario per argomento.
- Cataloghi e schedari a parte avranno:
- pergamene e manoscritti;
- incunaboli e cinquecentine;
- spartiti musicali;
- fotografie e disegni.
- La B.S.L. userà pure:
- un registro delle opere smarrite o sottratte;
- due registri di prestito, uno dei quali per prestiti fatti, e uno per prestiti ricevuti.
- Le unità librarie delle associazioni affiliate avranno schedario distinto, ma per tutto il resto si serviranno dei registri della B.S.L.
- Nel registro cronologico d’ingresso si scriverà data, acquisto o dono, lascito, cambio, autore, titolo, edizione, città, tipografia, anno.
- Per opere in più volumi, il numero d’ingresso sarà progressivo per ogni volume, e per i periodici starà a principio di ogni annata.
- Un distinto numero d’ingresso sarà attribuito anche ad ogni unità di materiale documentario, che non costituisce serie organica.
- Qualsiasi unità libraria entra nella biblioteca dev’essere registrata:
- Doni e lasciti.
- Al donatore va inviata la cartolina di ricevuta e di ringraziamento, nella quale stanno scritti il libro donato e il numero che occupa nel registro ingresso.
- I volumi rari e pregevoli donati dovranno tenere un cartellino col nome del donatore e la data del dono.
- L’ASMV invia annualmente l’elenco delle pubblicazioni ricevute in dono agli enti (Ministero della P.I., Assessorato Regionale alla P.I. ecc.) e privati che li hanno donati.
- Sezione manoscritti.
- La B.S.L. conserva pergamene e manoscritti che sono indicati in:
- catalogo-inventario generale;
- schedario.
- Nel catalogo-inventario è vietato cancellare e raschiare. Le correzioni vanno fatte in inchiostro rosso, in modo che si possa leggere quanto vi era scritto prima.
Ogni unità avrà una descrizione sommaria, il numero progressivo del registro d’ingresso e un regesto. - Una apposita scheda riporterà quanto sta scritto sul catalogo-inventario, a cui si aggiungerà la data d’ingresso e due ordini alfabetici:
- topografico, che riguarda il luogo da cui deriva;
- l’ente o la persona concedente.
- La B.S.L. conserva pergamene e manoscritti che sono indicati in:
- Prestiti.
- Solo a studiosi, dietro dichiarazione “Serve per studio e pubblicazione” saranno concessi libri in prestito esterno.
- Sono esclusi dal prestito:
- codici, pergamene e manoscritti;
- edizioni antiche e rare, dagli incunaboli fino a tutto il Settecento;
- edizioni locali, stampate a Piedimonte e nei paesi del Medio Volturno;
- miscellanee rilegate in volume;
- volumi separati di opere, e fascicoli separati di opere in corso di stampa.
- Solo le biblioteche governative potranno ricevere in prestito, dietro regolare richiesta, le opere escluse.
- La durata del prestito è di giorni trenta, ma può essere accorciata di quindici giorni per opere di continua consultazione.
- Le fotocopie di opere escluse da prestito saranno fatte fare personalmente dal conservatore che ne avvertirà il presidente e saranno da lui consegnate al richiedente dietro pagamento.
- Ogni prestito esterno deve essere segnato sull’apposita scheda di richiesta colle seguenti caratteristiche: autore e titolo, numero dello schedario, generalità del richiedente, numero della tessera.
Il richiedente apporrà la firma leggibile.
Alla restituzione si apporrà la data, e la scheda sarà conservata. - Per le opere della rete di prestito e della sezione popolare e giovanile, basta la firma leggibile e la data nell’apposito registro fornito dall’ENBPS e dalla rete di prestito.
- Amministrazione.
- La B.S.L. ha una contabilità distinta in un registro a pagine numerate, dove saranno registrate:
- spese acquisto libri;
- spese mobilio;
- spese rilegature, restauri e disinfettanti;
- spese abbonamenti.
- Il consiglio dell’ASMV decide su qualunque spesa, che rientra nel bilancio dell’ASMV.
- Le associazioni affiliate faranno acquisti per la loro sezione, che saranno decisi dal comitato programmatore.
- Ogni bollettino o ricevuta di spese sarà firmato dal presidente dell’ASMV, e altrettanto, si farà per la cedola libraria.
- Solo il consiglio dell’ASMV potrà autorizzare il cambio e la cessione di duplicati.
- La cessione o cambio va annotata nei registri dei verbali e in quello d’ingresso.
- Ogni rapporto pecuniario della B.S.L. con altri, e di altri colla B.S.L., sarà effettuato servendosi di vaglia bancari e postali, e del conto corrente postale intestato all’ASMV.
- Il protocollo della biblioteca è quello dell’ASMV. Ogni comunicazione sarà firmata dal presidente dell’ASMV.
- La B.S.L. ha una contabilità distinta in un registro a pagine numerate, dove saranno registrate:
- Rapporti con biblioteche ed enti.
- Il consiglio direttivo dell’ASMV può concordare con le biblioteche esistenti in Piedimonte, e con i loro enti proprietari:
- una specializzazione delle opere;
- orari di funzionamento coordinato;
- prestiti esterni.
- Il consiglio direttivo dell’ASMV può concordare con le biblioteche esistenti in Piedimonte, e con i loro enti proprietari:
- Funzionamento.
- La B.S.L. è aperta per la lettura e la consultazione negli orari stabiliti dal consiglio direttivo dell’ASMV.
- L’apertura e il funzionamento possono essere concordati con altri enti locali in Piedimonte.
- Ogni modifica dell’orario dev’essere pubblicata sul bollettino d’informazione dell’ASMV, e affissa nella sede.
- La B.S.L. resta chiusa durante il mese di Agosto.
- In tale periodo si deve procedere:
- alla pulizia e disinfezione;
- alla revisione dei libri sulla base dell’inventario.
- Nella B.S.L. è vietato fumare.
- E’ pure vietato fare segni sui libri.
- Diritti, cauzioni e indennizzi.
- Di ogni riproduzione fotografica l’utente deve lasciare il negativo alla B.S.L.
- Per tesi di laurea, per le quali sia servito il materiale della biblioteca, lo studioso deve rilasciare una copia alla biblioteca.
L’utente rilascerà dichiarazione scritta in merito, che verrà protocollata. - Per ogni manoscritto ed opera rara e di pregio, data in prestito esterno a privati, il presidente e il tesoriere uniti, chiederanno una somma in cauzione, proporzionata al valore dell’opera sul mercato antiquario, e rilasceranno ricevute.
- La somma sarà restituita all’atto della restituzione dell’opera, e chi la ripiglia rilascerà ricevuta.
- Per danni irreparabili o per smarrimento di opere rare e di esemplari unici, si ricorrerà all’arbitrato della Sovrintendenza Regionale delle biblioteche o degli archivi, e in caso di rifiuto di questi enti alla magistratura.
- Iscrizioni.
- La B.S.L. deve essere iscritta all’associazione nazionale delle biblioteche, all’ENBPS e alla rete di prestito.
- Può essere iscritta anche ad altre organizzazioni di biblioteche e di diffusione del libro.
- Lettori.
- La tessera di Lettore è rilasciata dal presidente su indicazione del Conservatore con firma di entrambi.
- Ogni anno la tessera dev’essere rinnovata.
- Con la tessera si ha diritto al prestito esterno, ad eccezione delle opere per le quali non è consentito.
- I lettori sono iscritti in apposito registro.
- Disposizioni finali.
- In caso di scioglimento dell’ASMV, l’intera biblioteca passerà ipso facto al comune di Piedimonte Matese, coll’obbligo di tenerla distinta nella biblioteca comunale, e di farla funzionare.
- Nel caso che il comune di Piedimonte Matese non accettasse la detta donazione, la B.S.L. passerà alla biblioteca provinciale di Capua in sezione distinta.
- Nel caso che la biblioteca provinciale di Capua non accettasse la detta donazione, la B.S.L. potrà essere divisa fra le biblioteche provinciali di Capua e di Benevento, mantenendo per ogni unità libraria un cartellino di provenienza della cessata B.S.L.
- Nel caso che le dette biblioteche non accettassero questa donazione, il Grande Archivio di Napoli riterrà la sezione pergamene e manoscritti, e la Sovrintendenza regionale ai beni librari disporrà di tutto quanto rimane.
- In mancanza di ognuna delle dette accettazioni, la B.S.L. potrà essere destinata liberamente dall’assemblea dei soci, all’atto dello scioglimento.
- Per tutto quanto non è contemplato nel presente regolamento, e divenisse causa di contestazione, deciderà il regolamento organico delle biblioteche pubbliche statali del 5 Settembre 1967, n. 150.
Elenco dei SOCI ASSA-ASMV
(dal libro L’Associazione Storica nel primo centenario 1915-2015, Edizioni ASMV, 2015)
Dante Bruno Marrocco
Presidente dell’Associazione – Vedi la sua biografia.
La Sede
La sede dell’Associazione Storica Medio Volturno viene indicata in Via Sorgente, 6 – Piedimonte Matese (CE).
La Sala Minerva è destinata alle riunioni del Consiglio, alle conferenze, alle mostre, ai concerti, etc.
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Portone della Sede dell'ASMV
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Nella figura di sopra: 15 Maggio 1982, cerimonia conclusiva della “Mostra francescana” . Parla il Presidente dell’ASMV, Prof. Dante B. Marrocco; seduto accanto, è il Vice-Presidente, Prof. Michele Giugliano. Si notano, alle pareti, i quadri della mostra; in alto, la statua di Minerva e, seduti, alcuni Soci.
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Sala Minerva - Salone Ingresso
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Sala Minerva - Salone Ingresso
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Inaugurazione della Sala Minerva dopo la ristrutturazione (2006)
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Sala Minerva 2006 - Dopo la ristrutturazione
Consiglio Direttivo dell’ASMV (1975-1978)
in carica dal 18 Dicembre 1975 fino a tutto Dicembre 1978
(Dall’Annuario 1977 dell’ASMV)
Consiglio Direttivo dell’Associazione
Marrocco prof. Dante | Presidente |
Ciliberti pres. Pasquale | Consigliere anziano |
Giugliano prof. Michele | Tesoriere |
Di Lello prof. Bruno | Segretario |
Iannotta pres. Andrea | |
Consales pres. Matilde | |
D’Andrea dirett. Carlo |
Incarichi triennali e rinnovabili
Giugliano prof. Michele | Direttore del Gruppo di studio scientifico-tecnico |
Marrocco prof. Dante | Direttore del Gruppo di studio storico-umanistico |
Di Lello prof. Bruno | Conservatore della Biblioteca |
Palumbo prof. Giuliano | Curatore delle stampe (dal 28 Sett. 1977) |
Collegio dei revisore dei conti
Effettivi | |
Di Matteo dott. Corrado | Presidente |
Cunti pres. Sebastiano | |
D’Amore avv. Gianluigi | |
Supplenti | |
Tedesco dott. Ugo | |
Palumbo prof. Giuliano |
Vita culturale
Nel corso degli anni, l’Associazione ha promosso numerose attività culturali, diventando un punto di riferimento per la valorizzazione del territorio e delle sue espressioni artistiche. Tra le iniziative più significative si ricordano il Premio letterario, che ha coinvolto autori locali e nazionali, e una ricca serie di mostre dedicate alla pittura, alla fotografia e all’artigianato artistico, occasioni preziose per dare visibilità a talenti emergenti e celebrare la creatività in tutte le sue forme.
Vedi tutte le notizie relative agli eventi culturali dell’ASMV.
I Gruppi di studio
(testo tratto da Marrocco Dante, L’associazione storica dal 1915 al 1985, quad. di cultura n. 19, pp. 25-30)
L’a.s.m.v., per l’articolo 4 dello statuto « riceve intellettuali». Questa parola comporta una selezione: non può ricevere tutti.
Ma anche fra gli intellettuali c’è una duplice selezione:
- verticale, fra chi sa di più e chi sa di meno in una o più discipline;
- orizzontale, fra chi conosce professionalmente una disciplina, ma si è specializzato, si è allargato anche in altre, integrandole con quella principale per lui.
Per il Consiglio, la prima prova dell’intellettualità è la consuetudine agli studi. Aggiungendo al titolo, la specializzazione provata da corsi e abilitazioni, nonché da pratica di scrittura e di arte, ne viene fuori la personalità culturale del socio, che appare versato in determinati studi.
Su questa specializzazione si fonda il Gruppo di studio che nell’a.s.m.v. tiene le funzioni che hanno le « classi » nelle accademie.
Il Consiglio li istituì a titolo sperimentale, nella seduta del 2 Febbraio 1974 (Registro dei Consigli, p. 28), e per il momento si pensò che erano sufficienti due fondamentali: storico-umanistico e scientifico-tecnico. Sviluppandosi gli studi, essi possono essere smembrati, e aumentati nel numero, dietro richiesta di soci specializzati. L’8 Gennaio 1979, l’assemblea dei soci li ha riconosciuti come prima norma parastatutaria: « Nell’a.s.m.v. funzionano Gruppi di studio formati da soci specializzati in determinate discipline e professioni. I Gruppi hanno a capo un Direttore scelto triennalmente dal Consiglio e confermabile. Il Direttore può riunire il Gruppo per la formulazione di studi, di ipotesi di lavoro e di programmazione, per il parere sulle pubblicazioni dell’a.s.m.v. e, su richiesta, per dar pareri anche ad enti ».
Il Presidente, su proposta del Direttore chiama a consulto i soci che dalla scheda personale mostrano di possedere determinate specializzazioni. Mancando la convocazione del Direttore, soci specializzati possono chiedere al Presidente che l’a.s.m.v. si interessi specificamente di un certo problema. Quando viene discusso e deciso viene verbalizzato su apposito registro, o non può esser fatto proprio dall’a.s.m.v.. Il problema da esaminare può esser dettato si da studio puro da comunicare in seguito come ipotesi di lavoro, sia dietro richiesta di enti. Prima di comunicarlo da parte del Presidente, dev’essere letto e approvato dal Consiglio.
Il 16 Dicembre 1981 è stato istituito il Gruppo di studio musicale.
Direttori (fino al Settembre 1985):
Gruppo storico-umanistico: Marrocco prof. Dante, nominato il 21 febbraio 1974
Gruppo scientifico-tecnico: Giugliano prof. Michele, nominato il 21 febbraio 1974;
Gruppo musicale: Maestro Enrico Caruso, nominato il 26 dicembre 1981.
Attività del Gruppo di studio storico-umanistico
Il 18 Giugno 1976, il prof. Dante B. Marrcco Direttore del Gruppo ha riunito soci specializzati nelle ricerche folcloristiche, che si sono costituiti come gruppo promotore per la pubblicazione « Folklore del Medio Volturno ».
Sono state approvate le sezioni e i settori d’indagine.
Il 16 Luglio 1979 il prof. Dante B. Marrocco ha riunito i soci esperti in epigrafia dott. Rosario Di Lello, prof. Nicola Mancini, prof. Agostino Tazza. È stata approvata una scheda epigrafica su cui ogni lapide verrà scritta e commentata. Ne verrò fuori la pubblicazione « Lapidario del Medio Volturno », nella quale le iscrizioni risulteranno classificate in sannitiche, latine antiche, latine medioevali, latino moderne, italiane.
Il 12 Settembre 1979 il prof. Dante B. Marrocco ha riunito i soci esperti in storia dell’arte e araldica: prof. Luigi Cielo, prof. Cosimo Formichella, prof. Vincenzo Galietti. Per ora le pitture saranno descritte su una scheda, e se ne farò la fotografia e la diapositiva per la raccolta dell’a.s.m.v.. Il lavoro porterà alla pubblicazione « Galleria del Medio Volturno ».
Dallo stesso gruppo è stata formulata la scheda araldica per la raccolta degli stemmi. Il lavoro porterà alla pubblicazione « Stemmario del Medio Volturno » divisa per comuni, corporazioni, dignità, famiglie e fondazioni.
Il 16 Dicembre 1979 il prof. Dante B. Marrocco ha riunito il gruppo di soci interessati alla ricerca di leggende e tradizioni: prof. Lina Di Lello, prof. Palmira Altieri, prof. Rinda Grillo Zotti, prof. Arnaldo Florio, prof. Pasquale Cervo, prof. Antonio Insero, dott. Rosario di Lello. Il lavoro porterà alla pubblicazione « Leggendario del Medio Volturno ».
Attività del Gruppo di studio scientifico-tecnico
Il 24 Ottobre 1975 il prof. Michele Giugliano direttore del Gruppo e i soci preside Pasquale Ciliberti, prof. Sebastiano Cunti e ing. Ugo Gaetani d’Aragona si sono accordati su una ipotesi di lavoro da tradurre in seguito in pubblicazione: « Aspetti della valorizzazione del Matese », in cinque proposte:
- parco interregionale;
- protezione dei rapaci,
- ripristino della tinca nel lago,
- disciplina nella raccolta dei funghi,
- zone da rimboschire nel comune di Piedimonte,
- ripristino dei pascoli per le capre,
- realizzazione di un ceramificio,
- cantina sociale e cooperative agricole
- guida turistica,
- costituzione azienda agraria (pianura, collina, montagna),
- formazione di una commissione di studio.
Il 10 Maggio 1976 il prof. Michele Giugliano ha riunito presso la sede ingegneri ed esperti per formulare uno schema di regolamento idrico da sottoporre al comune di Piedimonte.
Il 30 Settembre 1976 il prof. Michele Giugliano ha proposto a soci specializzati il lavoro di gruppo « Difesa del suolo ». Parteciparono: il prof. Sebastiano Cunti per « Difesa del suolo », l’ispettore Luigi Boggia per « Difesa del bosco », il preside Pasquale Ciliberti per « Difesa del vegetale e del sottobosco », il pres. G. Sorgente per « Difesa della fauna », l’ing. Ugo Gaetani d’Aragona per « Difesa della pesca nel lago ».
L’8 Ottobre 1976 il prof. Michele Giugliano ha riunito presso la sede esperti per formulare uno schema di ordinanza da sottoporre al comune di Piedimonte sulla disciplina nella raccolta dei prodotti del sottobosco.
Gruppo di studio locali
Sono stati istituiti a titolo sperimentale dal Consiglio il 7 Aprile 1975 (v. registro dei verbali p. 39, e bollettino d’informazione n. 2). « Il Presidente propone l’istituzione dei Gruppi di studio locali, di modo che nei centri principali del Medio Volturno, i soci, senza perdere di vista l’unità d’intenti dell’associazione per tutto il territorio, penseranno più specialmente ai problemi culturali del comune in cui risiedono. L’istituzione, mancando la votazione dell’assemblea, non ha valore di norma statutaria; ma siccome non contraddice allo statuto, esisterà come una prammatica parastatutaria fino alla ratifica della prossima assemblea ».
L’8 Gennaio 1979 i gruppi locali furono approvati (v. registro delle assemblee p. 10): « Norma II – In ogni centro del Medio Volturno può funzionare un Gruppo di studio locale (che piglia nome dal paese), con a capo un Promotore nominato dal Consiglio, sentito il parere dei soci del luogo, con nomina triennale e rinnovabile. Può presentare al Consiglio nuovi soci, promuovere qualche attività di studio e di programmazione locale, interessare le autorità alla difesa del patrimonio d’arte del luogo ».
I promotori sono:
- 7 Aprile 1975: Cervo prof. Pasquale per Caiazzo; Fragola prof. dott. Umberto per Faicchio; Martone ing. Gabriele per Sant’Angelo d’Alife; Scuncio prof. dott. Giovanni per Prata Sannita.
- 15 Gennaio 1979: Canelli Francesco per Limatola; Caruso padre Cipriano per Pietravairano; Cervo prof. Pasquale per Caiazzo; Florio prof. Arnaldo per Allignano; Formichella prof. Cosimo per Solopaca; Martone ing. Gabriele per Sant’Angelo d’Alife.
- 7 Febbraio 1979: Lando padre Giuseppe per Guardia Sanframondi.
- 25 Febbraio 1980: Pisaturo prof. avv. Michele per Sant’Angelo d’Alife, in sostituzione dell’ing. Gabriele Martone deceduto.
Attività dei gruppi locali
20 Agosto – 2 Settembre 1981 Gruppo di Solopaca: Mostra fotografica « Punti caratteristici di Solopaca ». Promotori i soci prof. Cosimo Formichella, ing. Vincenzo Volpe e studente Salvatore D’Onofrio. Alla inaugurazione parla il prof. Dante B. Marrocco.
28 Novembre 1981 Gruppo di Sant’Angelo d’Alife: commemorazione del socio benemerito ing. Gabriele Martone, con premiazione per il tema « I monumenti del mio paese » agli alunni delle scuole. Promotori i soci Gabriele Martone e insegnante Concettina Rosiello. Parlano il sindaco G. Luppoli, il direttore didattico G. Circoli e il prof. D. Marrocco. A tutti i partecipanti è stato conferito l’apposito diploma di merito.
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