Associazione Storica Regionale – 1915

La fondazione

L’Associazione Storica Regionale (ASR), su iniziativa di Raffaele Marrocco, fu costituita il 12 Settembre 1915, alle ore 11.00, nella sala consiliare del Comune di Piedimonte Matese, alla presenza di 9 soci fondatori che discussero ed approvarono lo Statuto, elessero il primo Consiglio Direttivo, designando come Presidente il Cav. Nicola Rossini, ed accolsero i primi Soci Onorari.

Oltre ai Soci onorari (pochi), l’Associazione contava numerosi Soci Ordinari e Soci Corrispondenti.

Lo scopo dell’Associazione era quello di riunire in unico fascio tutti i cultori delle discipline storiche, archeologiche, artistiche, numismatiche ecc. della regione (la Campania), perché affratellati in un comune intento, si possa compiere così tutto un vasto lavoro intorno alle discipline medesime.

Perduto ogni altro documento, ricaviamo notizie della sua attività dalla rivista quadrimestrale Archivio Storico del Sannio Alifano e delle Contrade limitrofe, in cui sono riportati le tornate dei Consigli Direttivi, studi vari ed il notiziario.

L’Associazione funzionò, più o meno attivamente, fino al 1922, dotandosi di una pubblica Biblioteca e curando anche le collezioni raccolte nel Museo Sannitico-Campano di Piedimonte.

Attività dell’Associazione

Riguardo all’attività dell’Associazione non abbiamo documenti diretti; possiamo avere notizie solo dall’Archivio Storico.

  • Cav. Nicola Rossini (Presidente)
  • Avv. Nicola Di Matteo
  • Prof. Raffaele A. Ricciardi
  • Prof. Luigi della Paolera (Tesoriere)
  • Prof. Raffaele Marrocco (Segretario)

La prima riunione del Consiglio avvenne il 19 Dicembre 1915.

Altre convocazioni del Consiglio avvennero nei giorni: 19 giugno 1916, 26 luglio 1916, 30 settembre 1916.

In quest’ultima seduta il Comune di Piedimonte comunicò di aver concesso per il Museo parte dell’ex Monastero di S. Salvatore, che in seguito sarebbe divenuta anche la sede dell’Associazione.

Il 19 aprile del 1917 avvenne il primo furto al Museo: furono trafugate 390 monete, delle quali solo 307 vennero recuperate in seguito, quando i ladri furono individuati e arrestati.

Altra riunione del Consiglio avvenne il 30 novembre 1917. Naturalmente gli eventi bellici causarono inevitabili interruzioni dell’attività del Consiglio.

Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade limitrofe

Nella riunione del Consiglio del 12 dicembre 1915 venne anche decisa la pubblicazione di un bollettino ufficiale dell’Associazione, così come previsto dalla Statuto.

Questo bollettino ebbe all’inizio una cadenza di pubblicazione quadrimestrale poi, per mancanza di collaborazione, divenne annuale.

Fu chiamato Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade limitrofe e vi si pubblicarono (fino al 1922) i seguenti articoli:

Autore Pubblicazione Anno
Posteraro Luigi Origine di Alife – Simbolismo delle sue tradizioni e della sua moneta 1916
Mazzacane Vincenzo Ceramisti Cerretesi 1916
Marrocco Raffaele Gli affreschi nell’abside di S. Maria Occorrevole di Piedimonte d’Alife 1916
Ricciardi Alfonso Raffaele Assisa seu Statuta Civitatis Thelesiae secondo una trascrizione del 1426, parte I 1916
Cagiati Memmo La zecca e la monetazione di Isernia 1916
Marrocco Raffaele Edifizi monumentali nella Regione: Le terme di Ercole in S. Potito Sannitico 1916
De Francesco Giuseppe La Chiesa di S. Maria a Marciano in Piana di Caiazzo – Sua importanza archeologica, storica ed artistica, Parte I 1916
Cimorelli Giuseppe Di un antico documento inedito riguardante la Città di Venafro 1916
Marrocco Raffaele Il Privilegio inedito dell’Imperatore Carlo VI che erige a Città la Terra di Piedimonte 1916
Ricciardi Raffaele Alfonso Assisa seu Statuta Civitatis Thelesiae secondo una trascrizione del 1426, parte II 1916
Mazzacane Vincenzo Un dimenticato (Pietro De Blasio di Cerreto) 1916
Ricciardi Raffaele Alfonso Piedimonte d’Alife nel 1754 – Ricordi e notizie 1916
Marrocco Raffaele Un tornese inedito di Renato d’Angiò 1916
Cimorelli Giuseppe Di un’epigrafe venafrana 1916
De Francesco Giuseppe La Chiesa di S. Maria a Marciano in Piana di Caiazzo – Sua importanza archeologica, storica ed artistica, parte II 1916
Petella Giovanni Per un’epigrafe di Casa Gaetani in Roma 1916
Marrocco Raffaele Un’ignota zecca in Alife durante i primi tempi dell’E. V. 1917
Mazzacane Vincenzo I lucri di sopravvivenza nelle consuetudini di Teano 1917
Ricciardi Raffaele Alfonso Un apprezzo feudale di Castelvenere, S. Salvatore e casali 1917
Rudel Un pugnale dell’età della pietra 1917
Semeraro Eleonora Gli eroi della Regione: Salvatore Riselli 1917
Bellini Donato Gli eroi della Regione: Michele Bianchi 1917
Cimorelli Giuseppe Breve cenno sull’origine di Venafro 1917
Borrelli Nicola La nobiltà Sessana e le aggregazioni al Seggio di S. Matteo 1917
Ricciardi Raffaele Alfonso Di taluni manoscritti Caiatini donati all’associazione Storica Regionale 1917
Amellino Giovanni Gli eroi della Regione: Gabriele Piazza da San Potito 1917
Cagiati Memmo Nessun monumento ad Alessandro Begani 1917
De Francesco Giuseppe La Chiesa di S. Maria a Marciano in Piana di Caiazzo, sua importanza archeologica, storica ed artistica, parte III 1917
Mazzacane Vincenzo Ferdinando II a Cerreto e la Colonna eretta in suo onore nel campo dei Marsi 1917
Morisani Teodoro Gli eroi della Regione: Il capitano Guglielmo Torti 1917

Il nome del bollettino, ossia Archivio Storico del Sannio alifano e Contrade limitrofe, apparve in netto contrasto con il titolo dell’Associazione Storica Regionale, ma sicuramente molto più coerente con le reali possibilità dell’Associazione, che non avrebbe dovuto estendere le proprie ricerche a tutta una Regione, ma solo al cosiddetto Sannio alifano e alle Contrade limitrofe.

In pratica, però, sia per l’incertezza sull’esatto territorio del Sannio alifano, sia perché ora i limiti dell’indagine erano troppo ristretti, gli articoli pubblicati spesso non riguardarono il territorio dichiarato nel nome del bollettino. Basta leggere i titoli sopra riportati per rendersene conto.

Il bollettino era articolato in tre sezioni: Atti, studi e notiziario-bibliografia.

Di questo periodico uscirono vari numeri negli anni 1915-22. Il riquadro di sopra riporta gli articoli pubblicati negli anni 1916-18.

Varie furono le cause dell’estinzione del bollettino; non ultima la grave limitazione degli studi al solo campo storico-locale che, in breve tempo, avrebbe esaurito gli argomenti da trattare.

Anche oggi, sfortunatamente, alcuni aspiranti collaboratori del nostro Annuario limitano fortemente le loro indagini solo alla storia locale, riesumando anche i più piccoli dettagli, talvolta di scarsa importanza, che non destano molto entusiasmo nei lettori.

La cronaca culturale dell’Archivio Storico

Diverse notizie furono riportate nel Notiziario dell’Archivio Storico che, in qualche modo, contribuì alla diffusione di eventi importanti, anche se talvolta non avevano nulla a che vedere con il Sannio alifano.

Tali notizie riguardavano conferenze, come ad esempio quella del Prof. Luigi Posterano, del 9 gennaio 1916, sull’origine di Alife; oppure la deposizione di lapidi, come quella che fu posta sulla casa del pittore De Benedictis, in via Sorgente, ancora nel 1916; o anche comunicazioni importanti, come quella del Ministero della P.I. che si dichiarava favorevole a concorrere alle spese per i restauri di S. Biaso in Piedimonte, considerato monumento nazionale.

Talvolta le notizie riguardavano rinvenimenti, come quello avvenuto ad Alife nel 1921, nella cui cattedrale era venuta alla luce la tomba del Vescovo A. Moretta del ‘400, o anche quello di Alvignano, riguardante la scoperta di reliquie di S. Ferdinando, nell’altare maggiore della basilica paleocristiana dell’antica Compulteria.

Altre volte le notizie riguardavano inaugurazioni, come ad esempio l’inaugurazione a Capriati di un monumento ai caduti, ancora nel 1921.

Statuto dell’Associazione Storica Regionale ASR – 1915

Art. 1

È costituita in Piedimonte d’Alife l’Associazione Storica Regionale, allo scopo di riunire in un unico fascio i cultori di discipline storiche, archeologiche, artistiche, numismatiche, letterarie, ecc. appartenenti ai paesi del Sannio Pentro e delle zone limitrofe della Campania, nonché di promuovere, tramite tale unione, lo studio e la divulgazione delle discipline medesime, attraverso conferenze, pubblicazioni, raccolte di libri ed altri mezzi opportuni.

Art. 2

I Membri dell’Associazione si dividono in:

  • Soci ordinari;
  • Soci corrispondenti;
  • Soci benemeriti;
  • Soci perpetui;
  • Soci onorari.

Sono membri ordinari i soci che risiedono nel comune di Piedimonte; corrispondenti, i soci che risiedono in altri Comuni; benemeriti, quelli che abbiano contribuito all’incremento dell’Associazione; perpetui, quelli che abbiano versato, una volta tanto, a beneficio dell’Associazione medesima, la somma di Lire Cento; onorari, quelli che abbiano altamente meritato delle discipline suddette.

Art. 3

Tutti i soci, eccettuati gli onorari, hanno diritto alle cariche, che formano, insieme, il Consiglio Direttivo.

Art. 4

Il Consiglio Direttivo è composto di cinque Membri, compreso il Presidente; ne fa parte di diritto l’Assessore della P. I. di Piedimonte. Gli altri quattro Membri, compreso il Presidente, saranno eletti dall’Assemblea con due votazioni distinte, e a maggioranza di voti segreti.

Due dei Consiglieri eletti avranno, rispettivamente, l’incarico della Segreteria e del servizio di cassa.

Art. 5

Le tornate del Consiglio Direttivo sono valide se v’intervengono almeno tre membri.

In caso di impedimento del Presidente, funzionerà uno dei consiglieri più anziani per grado; e in assenza del Segretario, funzionerà il Consigliere presente più giovane.

Art. 6

A cura del Consiglio Direttivo sarà dato corso:

  • alla corrispondenza;
  • all’istituzione di una pubblica biblioteca;
  • alla pubblicazione di un proprio bollettino;
  • agli inviti agli Enti pubblici, a privati e ad ecclesiastici, per le ricerche nei rispettivi archivi da parte dei soci;
  • all’ammissione dei soci, ed all’eventuale espulsione dei medesimi in caso d’indegnità o morosità;
  • a tutti gli altri adempimenti per il buon andamento dell’Associazione.

Art. 7

La quota annua per ciascun socio, eccettuati quelli onorari e perpetui, è fissata in Lire 3,00, da versare all’atto dell’ammissione.

Art. 8

L’Assemblea si riunisce almeno una volta l’anno, per l’approvazione dei conti resi dal Tesoriere, per l’elezione delle cariche e per le modifiche allo Statuto, su convocazione del Consiglio Direttivo, oppure su proposta di almeno dieci soci, o quando ne sorgesse la necessità, per affari straordinari.

Le tornate dell’Assemblea sono valide quando v’intervengano i due terzi dei soci iscritti.

Non raggiungendosi tale numero all’apertura della seduta, l’Assemblea s’intenderà riunita in seconda convocazione, trascorsa mezz’ora da quella indicata per la prima, e sarà valida la tornata con qualsiasi numero di intervenuti.

Art. 9

I soci hanno diritto ad un diploma attestante la loro qualità.

Ciascuno, poi, ha diritto di essere coadiuvato dal Consiglio Direttivo nelle ricerche archivistiche, di avere consigli, pareri, informazioni ed altro, relativamente all’acquisto di pubblicazioni, opere d’arte, antichità, ecc., e alla pubblicazione di notizie sul Bollettino dell’Associazione.

Art. 10

Le cariche, di cui all’Art. 4, hanno la durata di un anno, e gli uscenti sono sempre rieleggibili.

Art. 11

In caso di scioglimento dell’Associazione, la proprietà sociale, gli atti, i registri, l’archivio, ecc., saranno trasferiti in proprietà al Municipio di Piedimonte d’Alife.

Soci Ordinari

  1. Marrocco Raffaello
  2. Ricciardi prof. A. Raffaele
  3. Della Paolera prof. can. Luigi
  4. Della Villa dott. Guglielmo
  5. Di Matteo avv. Nicola
  6. Perrotta prof. Marcellino
  7. Rossini cav. Nicola
  8. Caso cav. uff. Vincenzo
  9. Poccia prof. Angelo
  10. Bellini prof. Donato
  11. Vitale prof. rev. Giacomo
  12. Del Sordo mons. Vescovo Felice
  13. Mazzarella prof. can. Francesco
  14. Circolo Sec. XX di Piedimonte
  15. Torti Attilio
  16. Vetere Eduardo
  17. Gaetani di Laurenzana conte Mario
  18. Gaetani di Laurenzana conte Guglielmo
  19. Pisano Alfonso
  20. Chiacchio p. Anselmo
  21. Rossi avv. Giudice Salvatore
  22. Scorciarini Coppola dott. on. cav. Angelo
  23. Grillo avv. cav. Carlo
  24. Jappelli Gennaro
  25. Marsella dott. prof. Luigi
  26. Scannelli rev. Parroco Luigi
  27. Circolo “Dio e Patria” di Piedimonte
  28. Ricciardi Vincenzo
  29. D’Amore avv. Luigi
  30. Vastano rev. prof. Luigi
  31. “Lega Cacciatori del Sannio” di Piedimonte
  32. Ventriglia avv. cav. Francesco
  33. Seminario Alifano di Piedimonte
  34. Rinaldi avv. cav. Michele, Sottoprefetto
  35. Pacella can. parr. Giovan Giuseppe
  36. Biblioteca Popolare Circolante “L. Paterno”
  37. D’Amore dott. Antonio
  38. Carullo Marrocco Anna
  39. Caso cav. Achille
  40. Romagnoli avv. Giuseppe
  41. Di Nardo dott. Enrico
  42. Imperadore cav. Luigi
  43. Dariz prof. rev. Edoardo
  44. Merolla avv. Raffaele
  45. Masella avv. cav. Girolamo
  46. Gaetani di Laurenzana conte Roberto
  47. De Sisto Vincenzo
  48. Imperadore Ferdinando
  49. De Lellis dott. Ernesto
  50. Torti Luigi
  51. Capobianco rev. Antonio
  52. Girardi dott. Domenico
  53. Circolo del Matese di Piedimonte
  54. Esposito P. Raffaele

Soci Corrispondenti

  1. D’Anna prof. Giuseppe
  2. Palmieri Attanasio
  3. Apostolico avv. cav. Saverio
  4. Del Giudice Achille Ugo
  5. Municipio di Faicchio
  6. Orsini cav. Raffaele
  7. Mancini cav. Girolamo
  8. Gallo prof. dott. Alfonso
  9. Corrado prof. Gaetano
  10. Borrelli Nicola
  11. Lupoli p. Ermenegildo
  12. Boggia A. Raffaele
  13. Cusani dott. cav. Ernesto
  14. Abbamondi dott. cav. Giulio
  15. Mazzacane avv. giudice Vincenzo
  16. D’Amato prof. Antonio
  17. De Francesco prof. sac. Giuseppe
  18. Orsini Francesco
  19. Posteraro prof. dott. Luigi
  20. Catemario duca di Quadri Enrico
  21. Giliberti rev. Pietro
  22. Boiano dott. Vincenzo
  23. Villani prof. Enrico
  24. Severino avv. giudice Loreto
  25. Amato rev. can. Giuseppe
  26. Perrella geom. Gaetano
  27. Macchiarelli arcidiacono Domenico
  28. Cimorelli comm. Giuseppe
  29. Russo p. Innocenzo
  30. D’Agnese comm. Filomeno gen. Nella Ris.
  31. Iorizzo prof. Giuseppe
  32. Sarappa prof. dott. Francesco
  33. Andreucci S. E. comm. Giovanni
  34. Colambassi avv. Ludovico
  35. Municipio di San Potito Sannitico
  36. Municipio di Raviscanina
  37. Ferrucci Giuseppe
  38. Visco prof. dott. Francesco
  39. Manera dott. Loreto
  40. Gaetani di Laurenzana conte Raffaele
  41. Costanzo Arcangelo
  42. Faraone avv. cav. Giuseppe
  43. Zito Michele
  44. Gesumaria prof. Raffaele
  45. Cantelmo rev. mons. Carlo
  46. Municipio di San Gregorio d’Alife
  47. Piazza Marcellino
  48. Pascale Carmine
  49. Girardi dott. Michele
  50. Gnecchi comm. Francesco
  51. Berner ing. Guglielmo
  52. Municipio di Ailano
  53. Cerqua comm. Guglielmo, generale

Biblioteca dell’ASR (Associazione Storica Regionale)

Quando il 12 Settembre 1915, nella sala consiliare del Consiglio Comunale di Piedimonte Matese (allora d’Alife), fu costituita, di fatto, l’Associazione Storica Regionale fu, ovviamente, anche discusso ed approvato lo Statuto.

In esso si stabiliva, nel sesto articolo, che “a cura del Consiglio Direttivo” si provvedesse, fra le altre cose, (lett. b) “all’istituzione di una pubblica biblioteca”.

L’iniziativa, così come è riportato nel Consiglio Direttivo del 19 Giugno 1916, sortì un lusinghiero risultato tantoché, per il continuo afflusso di donativi, si verbalizzò di sollecitare la pratica presso il Comune affinché fossero concessi i locali già promessi dall’Amministrazione locale.

Si sa che furono destinati i vani bisognosi di ristrutturazione di “una parte dell’ex Monastero di S. Salvatore in via Ercole D’Agnese”, ma i lavori necessari per renderli agibili non furono espletati fino al 1923.

L’associazione funzionò, più o meno attivamente, fino al 1922 e si poterono raccogliere nella collezione libraria i 462 volumi riportati.

Di essi va detto, anzitutto, che circa la metà tratta il Mezzogiorno d’Italia, con oltre 60 testi riguardanti in modo specifico i paesi del Medio Volturno.

Mancano gli incunaboli ma vi sono una rarissima Cinquecentina stampata in Alife, qualche edizione del secolo XVI e numerose altre del ‘700 e del secolo XIX.

Fra gli autori nostrani più prolifici appaiono i proff. Raffaele Marrocco, Raffaele Alfonso Ricciardi, Vincenzo Mazzacane, Giuseppe Cimorelli, Nicola Borrelli, Giuseppe Faraone, Matilde Accolti Egg; e, fuori della Vallata, Pasquale Parente, Alfonso Gallo, Antonio Amato, etc.

Importante è anche la sezione numismatica arricchita personalmente e spesso con dedica, dai maggiori studiosi dell’epoca (Memmo Cagiati, Ludovico Laffranchi, Ercole e Francesco Gnecchi, Arthur Sambon, etc.).

Esaurita l’esperienza associativa, il segretario prof. Raffaele Marrocco “che aveva raccolto parecchie centinaia di volumi per la fondazione di una biblioteca Comunale” ne depositò parte (pare trecento volumi circa) presso la Biblioteca Magistrale “in considerazione del fatto che il Municipio si disinteressò completamente dell’impianto”.

Quest’ultima Biblioteca, fondata nel 1919, dagli stessi maestri ”senz’altro contributo che le quote personali “ era allogata nell’edificio scolastico presso il convento domenicano ed andò dispersa in seguito agli eventi bellici del ’43.

È da supporsi che nel 1927, con la sistemazione del Museo Civico nel convento di S. Tommaso d’Aquino, quanto restava della Collezione passasse nella cosiddetta Bibliotheca Scriptorum Loci predispostavi. Questa, oltre alle pubblicazioni di autori locali, era dotata pure di un discreto numero di pergamene e manoscritti.

Museo Sannitico Campano

L’istituzione del Museo Sannitico-Campano (detto in seguito “Alifano” e recentemente “Civico”) a Piedimonte Matese (CE) risale al 1913.

Esso ebbe, nel 1927, risonanza internazionale grazie all’archeologo dott. Amedeo Majuri il quale, dopo una visita sul posto, pubblicò in quell’anno negli “Atti della R. Accademia dei Lincei” lo studio su alcuni reperti provenienti dal monte Cila, avanforte del Matese, concludendo che:

“… Nessun altro luogo potrebbe meglio offrire ad un’esplorazione sistematica più copiosi e chiari documenti dello sviluppo delle civiltà preistoriche, di questo che deve essere uno dei più vetusti centri della civiltà italica nell’Italia meridionale”.

Superando non poche difficoltà, il direttore prof. Raffaele Marrocco ne incrementò la dotazione con gli acquisti operati grazie al contributo del comune di Piedimonte, delle amministrazioni provinciali di Benevento e di Caserta, del ministero della Pubblica Istruzione, del Banco di Napoli e di benemeriti privati cittadini.

Nel 1935 fu stilato il catalogo composto da tre sezioni per un totale di oltre 1.500 oggetti esposti, diventati nel 1940 quasi 2.000.

Poi ci fu la guerra e la stasi. Nel dopoguerra si pensò addirittura di adibire i locali che ospitavano il museo a dormitorio, ma, alle energiche proteste del neo direttore, fece seguito il buon senso degli amministratori comunali che evitò il trasloco.

Per interessamento di parlamentari locali, si riuscì ad ottenere nuovi fondi da destinare al riordinamento del materiale, e un incaricato preposto all’apertura domenicale dell’istituto e alla relativa sorveglianza.

Si pensò anche di allestire nuove sezioni, fra le quali la Bibliotheca Scriptorum Loci (una raccolta della produzione letteraria locale), il reparto paleontologico con i fossili del Matese, la pinacoteca, ecc.

Il rilancio del museo sembrava ormai cosa fatta (turisti e studiosi, in numero sempre crescente, impararono a conoscerlo e a frequentarlo) quando ignoti ladri, con una serie di furti, nel volgere di pochi anni, prima misero fine alla collezione numismatica e poi depauperarono alcune vetrine contenenti i bronzi e le terrecotte sannitiche.

Il soprintendente all’archeologia per le province di Napoli e Caserta, dott. Alfonso De Franciscis, nel 1973, constatata l’inadeguatezza dei sistemi di protezione, mise in salvo il rimanente ordinandone il trasferimento provvisorio presso il Museo Archeologico del capoluogo, posto in cui è tuttora custodito in attesa di tempi migliori per il ritorno.

Raffaele Marrocco

Presidente Raffaele Marrocco – Vedi la sua biografia.

Archivio Storico del Sannio Alifano e Contrade limitrofe

Nella riunione del Consiglio del 12 dicembre 1915 venne anche decisa la pubblicazione di un bollettino ufficiale dell’Associazione, così come previsto dalla Statuto.
Questo bollettino ebbe all’inizio una cadenza di pubblicazione quadrimestrale poi, per mancanza di collaborazione, divenne annuale.

Il nome del bollettino, ossia Archivio Storico del Sannio alifano e Contrade limitrofe, apparve in netto contrasto con il titolo dell’Associazione Storica Regionale, ma sicuramente molto più coerente con le reali possibilità dell’Associazione, che non avrebbe dovuto estendere le proprie ricerche a tutta una Regione, ma solo al cosiddetto Sannio alifano e alle Contrade limitrofe.
In pratica, però, sia per l’incertezza sull’esatto territorio del Sannio alifano, sia perché ora i limiti dell’indagine erano troppo ristretti, gli articoli pubblicati spesso non riguardarono il territorio dichiarato nel nome del bollettino. Basta leggere i titoli sopra riportati per rendersene conto.

Varie furono le cause dell’estinzione del bollettino; non ultima la grave limitazione degli studi al solo campo storico-locale che, in breve tempo, avrebbe esaurito gli argomenti da trattare.
Anche oggi, sfortunatamente, alcuni aspiranti collaboratori del nostro Annuario limitano fortemente le loro indagini solo alla storia locale, riesumando anche i più piccoli dettagli, talvolta di scarsa importanza, che non destano molto entusiasmo nei lettori.

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