Baia e Latina

Per definire il Medio Volturno, facciamo riferimento agli studi del Prof. Dante B. Marrocco, Presidente Onorario dell’ASMV. Il fiume Volturno percorre 176 chilometri dalla sorgente alla foce e il suo corso viene suddiviso in tre tratti principali:

  1. Alto Volturno: dalla sorgente fino alla stretta di Rocca Ravindola.
  2. Medio Volturno: dalla stretta di Rocca Ravindola alla stretta di Triflisco.
  3. Basso Volturno: dalla stretta di Triflisco fino alla foce nel Mar Tirreno.

Quando parliamo di Medio Volturno, non ci riferiamo solo al tratto fluviale compreso tra Rocca Ravindola e Triflisco, ma anche all’intero territorio circostante.

In sintesi, per Medio Volturno (o, più precisamente, Valle del Medio Volturno) intendiamo l’area attraversata dal fiume in questo tratto, delimitata dalle strette di Rocca Ravindola e Triflisco. Questo territorio comprende 50 comuni, distribuiti tra le province di Caserta (28 comuni), Benevento (18 comuni) e Isernia (4 comuni).

Il Volturno, nel suo corso di 176 chilometri, sorge e si muove nel bacino dell’Alto Volturno, fino alla stretta di Ravindola, fra Matese e monti di Venafro. Dalla stretta di Rocca Ravindola fino alla stretta di Triflisco scorre nella valle di larghezza variabile, e dà nome al Medio Volturno; dalla stretta di Triflisco alla foce nel Tirreno, avanza in pianura, dando nome al Basso Volturno.

Il Medio Volturno è dunque la vallata ove scorre il fiume, fra l’Appennino (a Nord monti venafrani e Matese, Taburno ad Est), il Preappennino (la piccola catena del monte Majuri o Maggiore, fra Vairano e Castelcampagnano), e l’Antiappennino (il versante Nord delle colline tifatine, che separano la vallata dalla pianura campana).

In questa valle, costellata di cinquanta comuni, il Volturno entra da Nord Ovest, e ne esce da Sud Ovest, ricevendo numerosi affluenti, e da Est il principale di essi: il Calore.

Visto così il Medio Volturno presenta:

  • una configurazione geografica unica, tipica delle valli fluviali, separata nettamente dai territori vicini, dalle montagne già dette, che determinano un perfetto bacino d’impluvio, nel quale tutte le acque meteoriche e fluviali (e forse anche quelle sotterranee) confluiscono nel Volturno;
  • una situazione ecologica omogenea pe il clima, la vegetazione e il terreno agrario;
  • un insediamento umano che, ad eccezione di sette centri in pianura e cinque in montagna, presenta trentotto centri collinari sulle fiancate della vallata.

Filtra i contenuti per Comune

Filtra per argomento

Da La Guerra nel Medio Volturno nel 1943, 1974, pp. 141-143 di Dante B. Marrocco La guerra del 1943 Prima impressione di guerra sul posto era stata la caduta di un aereo americano, il 5 Marzo ’43, alle 4,30. Era stato colpito dalla Contraerea a Napoli, e sulle colline della zona aveva urtato su una […]
In Guida del Medio Volturno,1985 pp. 24-25 di Dante B. Marrocco Notizie generali Non è facile l’attribuzione del nome al luogo. Anzitutto, siccome l’antico etnico è vaiarulu (oggi baiardo), pare che si pronunziasse vaia. Latina, più esattamente Tina, ‘a Tina, cui è stato incorporato l’articolo, ha dato l’etnico tinarulo, e non latinese. Da una lapide trovata sul posto, […]
In Annuario ASMV 2001 pp. 267-276 di Mario Fabrizio La riforma amministrativa promossa dai Francesi con la legge 08.08.1806, avente ad oggetto la “Divisione ed Amministrazione delle Province”, fissa i criteri di massima dell’organizzazione delle Province Napoletane, dei Distretti e dei Comuni. Il Comune costituisce la cellula primaria della struttura amministrativa del Regno di Napoli; […]